Storia del Presepe

Giunto alla ventesima edizione, il Presepe si propone quest’anno in una forma completamente rinnovata: pur mantenendo l’ambientazione rurale, collocabile nella prima metà del Novecento, le abitazioni esposte sono state fatte ex novo, utilizzando le tecniche che i presepisti hanno appreso nel corso degli anni. Nello specifico, il cartongesso e la terracotta sono stati sostituiti dal polistirene, un materiale più leggero, ma ugualmente modellabile.
Resta invariata la cura dei dettagli che da sempre contraddistingue questo presepio: i personaggi che animano la vita campestre paiono vivere di vita propria, grazie alla meticolosità utilizzata per ricostruire gli interni delle case, con mobili, attrezzi e particolari che non finiranno di stupire il visitatore.
Quasi tutti gli animali sono stati realizzati a mano dai presepisti e anche in questo caso la loro veridicità non potrà che lasciare un senso di stupore. La Natività occupa un posto di rilievo, ma è collocata all’interno della vita domestica, a voler significare che la presenza del Cristo Bambino è una presenza quotidiana e sempre attuale, non lontana dalla nostra esistenza.
Il Presepe è stato realizzato per la prima volta nel 2005, in occasione del Cinquecentenario della fondazione della chiesa parrocchiale, voluta da San Gaetano Thiene, che proprio a Rampazzo trascorreva i suoi momenti di riposo, e nella Sua semplicità ha diffuso la tradizione del Presepio.
Il Presepe Artistico di Rampazzo, offre al visitatore la possibilità di ritagliarsi un tempo per godere una pausa nella frenesia della vita odierna.